Nuova Riveduta:

Ezechiele 20:22

Tuttavia ritirai la mia mano e agii per amor del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni, in presenza delle quali li avevo condotti fuori dall'Egitto.

C.E.I.:

Ezechiele 20:22

Ma ritirai la mano e feci diversamente per riguardo al mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle genti, alla cui presenza io li avevo fatti uscire.

Nuova Diodati:

Ezechiele 20:22

Tuttavia io ritirai la mia mano ed agii per amore del mio nome, perché non fosse profanato davanti alle nazioni, agli occhi delle quali li avevo fatti uscire dall'Egitto.

Riveduta 2020:

Ezechiele 20:22

Tuttavia io ritirai la mia mano e agii per amore del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni, alla presenza delle quali li avevo fatti uscire dall'Egitto.

La Parola è Vita:

Ezechiele 20:22

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Ezechiele 20:22

Nondimeno io ritirai la mia mano, ed agii per amor del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni, in presenza delle quali li avevo tratti fuori dall'Egitto.

Ricciotti:

Ezechiele 20:22

Ma ho trattenuto la mia mano, e lo feci per riguardo al mio nome, affinchè non fosse profanato tra i gentili di mezzo ai quali li aveva condotti via sotto i loro occhi.

Tintori:

Ezechiele 20:22

Ma rattenni la mia mano, e lo feci per amor del mio nome, perchè non fosse profanato davanti alle nazioni di mezzo alle quali e alla presenza delle quali li trassi via.

Martini:

Ezechiele 20:22

Ma rattenni la mano mia, e nol feci per amor del mio nome, affinchè profanato non fosse davanti alle nazioni, di mezzo alle quali, elle stesse veggenti, io li trassi.

Diodati:

Ezechiele 20:22

Pur nondimeno, io ritrassi la mia mano, ed operai, per l'amor del mio Nome; acciocchè non fosse profanato nel cospetto delle genti, alla vista delle quali io li avea tratti fuori.

Commentario abbreviato:

Ezechiele 20:22

10 Versetti 10-26

La storia di Israele nel deserto è citata nel Nuovo Testamento e nell'Antico, come monito. Dio fece grandi cose per loro. Diede loro la legge e fece rivivere l'antica osservanza del sabato. Il sabato è un privilegio, è il segno che siamo il suo popolo. Se compiamo il dovere del giorno, scopriremo, con nostra grande consolazione, che è il Signore a renderci santi, cioè veramente felici, qui; e a prepararci a essere felici, cioè perfettamente santi, nell'aldilà. Gli israeliti si ribellarono e furono abbandonati ai giudizi che si procurarono da soli. Dio a volte fa in modo che il peccato sia la sua stessa punizione, ma non è l'autore del peccato: non c'è bisogno di altro per rendere gli uomini infelici che abbandonarli ai loro desideri e alle loro passioni malvagie.

Riferimenti incrociati:

Ezechiele 20:22

Ez 20:17; Giob 13:21; Sal 78:38; Lam 2:8
Ez 20:9,14,22; Sal 25:11; 79:9,10; 115:1; Is 48:9-11; Ger 14:7,21; Dan 9:17,19

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